Il go-go è un sottogenere del funk originario dell'area metropolitana di Washington. Lo stile, inventato da artisti come Chuck Brown, durante la metà degli anni 1960, fonde funk, soul, blues e musica latinoamericana.

Storia

Anni 1960 - 1970

Sebbene l'invenzione del go-go venga spesso attribuita al solo Chuck Brown, esso venne in realtà già precorso, se non ideato, anche da diversi artisti soul degli anni 1960 a lui contemporanei, fra cui Black Heat, Young Senators, Experience Unlimited, Vernon Burch, Sir Joe Quarterman & the Free Soul, Ray, Goodman & Brown, True Reflection, the Unifics, Peaches & Herb, Terry Huff & Special Delivery, Act 1, Dynamic Superiors, Skip Mahorny & the Caduals, Choice Four e Fuzz.

A metà del decennio, la parola "go-go" identificava, nel gergo delle persone di colore della città di Washington, dei club frequentati da afroamericani ove venivano suonati dal vivo una ventina dei singoli di maggiore tendenza degli artisti funk e soul di Washington (la frase dance to a go-go, ovvero "ballare in un go-go", ispirò il titolo di un singolo dei Miracles del 1965).

Brown era uno degli artisti più attivi dei go-go e, già nel 1966, era solito tenere dei concerti con i suoi Los Lotinos nella capitale americana e nel Maryland. Intorno alla metà degli anni 1970, la formazione di Brown cambiò nome in The Soul Searchers, e modificò il suo stile: la musica si fece infatti più rilassata, i ritmi divennero più scanditi seguendo la falsariga del funk e le tracce della band venivano iniziarono a essere suonate senza pause fra l'una e l'altra per far ballare ininterrottamente i frequentatori dei locali. Stando ad alcune fonti, le ritmiche dei Soul Searchers erano ispirate a quelle di Mr. Magic di Grover Washington Jr., mentre altri, fra cui lo stesso Brown, dichiarano che lo stile della sua band sia in realtà ispirato a quello della musica gospel (genere che aveva anche ispirato Grover Washington Jr.).

Anni 1980

Nel 1984, dopo aver ascoltato We Need Some Money di Brown e i Soul Searchers, il fondatore della Island Records Chris Blackwell iniziò a scritturare vari artisti go-go, fra cui Brown, Trouble Funk, gli Experience Unlimited, Redds and the Boys and Hot, Cold, Sweat e T.T.E.D. Blackwell decise anche di produrre un film, Good to Go, diretto da Blaine Novak e uscito nel 1986, ambientato a Washington e con una colonna sonora go-go. Il film venne pubblicato dopo alcuni ritardi, fu accusato di focalizzarsi troppo poco sulla musica ed ebbe scarso successo commerciale.

Nuovo millennio

Con il passare degli anni, il numero dei brani di successo go-go diminuì e lo stile perse parte della notorietà acquisita negli scorsi decenni. A partire dalla fine degli anni 2000 e l'inizio degli anni 2010, gli artisti go-go di Washington ridussero la frequenza dei loro concerti in quanto, secondo le forze dell'ordine locali, erano considerati incitatori di violenza. Nel mese di febbraio del 2020, il go-go divenne la musica ufficiale della capitale americana.

Influenza

Nonostante il suo carattere localistico, la scena go-go ha ispirato diversi artisti hip-hop come Kurtis Blow, DJ Kool, KRS One e i Beastie Boys, così come artisti rock e hardcore come i Red Hot Chili Peppers, gli Scream e i Minor Threat.

Note

Bibliografia

  • (EN) Kip Lornell, Charles C. Stephenson, Jr, The Beat: Go-Go Music from Washington, Part 3, 2001, p. 75.

Collegamenti esterni

  • Go Go, il Sound della Capitale, su ilmanifesto.it. URL consultato il 26 ottobre 2020.
  • Cultural Life in a 'Chocolate City': A Review of Natalie Hopkinson's Go-Go Live, su southernspaces.org. URL consultato il 26 ottobre 2020.

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